Workshop intensivo di reportage
dal 3 al 16 febbraio 2017
Argentina e Bolivia
Cosa si farà?
Racconteremo villaggi di minatori, piccoli paesini dove vivono famiglie dedite alla pastorizia, lavoratori di sale e venditori di foglie di coca, giovani e vecchi contadini, minatori in pensione, sciamani, artisti e vagabondi.
In Argentina visiteremo Salta, Tilcara, Sant Antonio de los Cobres, Purmamarca, Humahuaca e la sua Quebrada, la incantevole montagna dei sette colori, il deserto e le saline...

Come è strutturato il workshop?
È come un grande reportage itinerante.
Sapendo che il reportage può assumere diversi tagli narrativi, da testimonianza diretta a diario di viaggio, di volta in volta decideremo quando fermarci e per quanto tempo, cosa raccontare e come.
Nelle due settimane vi guiderò allo studio e all’esercizio della struttura narrativa del reportage combinando la capacità di ogni fotografo con la sua esigenza di raccontare.
Tutte le immagini saranno visionate e discusse ogni sera con un’analisi del linguaggio utilizzato e con suggerimenti in merito al miglioramento della qualità fotografica, all’approfondimento delle tematiche proposte, all’efficacia comunicativa e all’orientamento nell’editing finale.
In Bolivia?
Arrivati a La Quiaca (confine con la Bolivia) e dopo aver visitato Yavi, un paesino a soli 20 km dal confine saliremo su l'Espresso del Sur – un treno incredibile per confort e bellezza (utilizzato da Ernesto Che Guevara durante la rivoluzione ) – che ci condurrà fino ad Uyuni.
Da li visiteremo il Salar, le lagune colorate, il cimitero dei treni, faremo il bagno in splendide vasche termali a 4000 mt di quota, viaggeremo attraverso il deserto Dali, i vulcani, avvicineremo fenicotteri e i lama.
Durante questi spostamenti avremo anche modo di raccontare città abbandonate, oasi di fortuna e allevatori di lama alloggiando presso abitazioni rurali adibite a pensioni per un turismo sostenibile.
Durante gli ultimi giorni del viaggio andremo a Potosi dove sarà possibile visitare le miniere autogestite dai minatori, scendere in miniera e raccontare il loro lavoro.
Sarà un'esperienza forte e facoltativa perché richiede una grande capacità di adattamento.
Solo i sopravvissuti faranno ritorno prima in superficie poi dopo aver riattraversato il confine si scende a Salta e poi con un volo interno / autobus fino a Buenos Aires dove ci saluteremo baciandoci :-)
In quanti saremo?
Max 6
Foto di Giovanni Marrozzini